Long Player Special

 In cosa non lo so esattemente però...  O meglio, ho diviso i bonifici, Degiro e quota leggermente più consistente in Directa, gli 8 euro ad eseguito li voglio sempre ammortizzare il più possibile. Quindi ho soldi da investire su ETF ed azioni (Degiro) e soldi su bonds (Directa). Stamani ho puntato sulla green 36 Romania, al momento non sono servito, vorrei esserlo, non riesco però a comprare a mercato e questo è un peccato perchè capisco una entrate consistente ma facendo pac le cifre sono piccole ed in fondo non mi cambierebbe se non di uno 0,01% comprare a mercato ma non ce la faccio è più forte di me. Ho come alternativa la 39 sono però sopra il pmc perdesse una figura opterei probabilmente per la 39, già adesso rende leggermente meglio della 36, i 3 anni in meno mi fanno però ancora preferire la 36. Su Degiro invece non ho nulla su cui incrementare potrebbe essere ENI, oggi verde per cui psicologicamente pure questo incremento mi risulta difficile. Posso attendere, il mercato USA

 Oggi ho deciso di segnarmi la percentuale di incremento di tutti gli ETF tranne lo short su Tesla, più Eni ed Intesa. Fed ha aumentato l'entusiasmo sui mercati e quando il verde è molto e ripetuto comincio a sospettare. La mia idea di fondo è incrementare sui ribassi, di base direi il 5/10% sugli ETF, dal 10 al 15% sulle azioni. La differenza di 5 punti percentuali è tanta ed è dovuta al fatto che non considero tutti uguali gli etf così come le azioni; un Nordic ad esempio sono abbastanza restio ad incrementarlo e sono convinto che un calo di un 10% di Nordic corrisponda ad un sicuro calo di almeno un 5% degli altri ETF; salvo situazioni geopolitiche la finanza del cosìdetto mondo occidentale è molto correlata. Ho la certezza che gli etf USA qualora calassero di molto tutti gli altri farebbero la stessa fine, potrebbe non valere il contrario per l'etf su India, forse l'unico ETF in portafoglio che potrebbe vivere di vita propria. La situazione Indiana è complessa non è in

 Scelta fatta, acquisto effettuato oggi comprato sui minimi ma per sotto certe somme comprare sui minimi o meno è solo per potersi vantare con gli amici; è stata nella giornata odierna quella che ha performato peggio tra le varie Rumene in watch list, ordine inserito e servito nel tardo pomeriggio. E' un ottimo compromesso tra la 49 che costa meno, ha minore cedola ma durata maggiore e non di poco e la 33 che è in tutto migliore esclusa la quotazione odierna, è difficile pensare di vederla a breve sotto i 100. 99,4 prezzo di acquisto, 8 euro di commissioni Directa e ci siamo, cedola il 22 Febbraio 2025, fino a che rimarrà sotto la parità dovrebbe essere la prima scelta e quindi non escludo incrementi, anzi. Romania 36   Non ho vacillato però le elezioni in Russia, direi ampiamente scontate, come si sono svolte in Transnistria ed il possibile arrivo di Trump alla Casa Bianca mi accendono una piccola spia; con Biden la Romania è blindata, con Trump è lecito poter pensare che possa di

 La situazione è di guadagno su tutti gli ETF tranne lo short x2 su Tesla dove negli ultimi tempi oscillo tra un -40 ed un -50%, LS80 l'etf peggiore come resa +15,43%, il migliore LQQ +59,96%. Sul mercato azionario deboli energetici e commodities sono bloccato su tutto tranne STM Microelectronics e più distante Triple Flag Precious Metals dove potrei passare all'incasso ma per investire dove? Forse Eni, vediamo se arrivano ad un +10% intanto. Tempo di dividendi, Degiro non mi segnala ancora nè Intesa nè Eni, le Americane tutte in linea tranne Vale che continua a dare dividendi significativi, dividendi che mi tentano per un incremento sul titolo che oggi segna un bel -19,82% ma dovrei riuscire a non incrementare, fatto 1000 il dividendo, in tasca puliti arrivano poco sopra 600 euro, considerando che l'azienda è Brasiliana, con le tensioni geopolitiche, valuta ecc... mi autoconvinco a non aumentare la mia esposizione sul titolo che rimane comunque in quarta posizione nonostan

 Preso da diversi impegni aggiorno oggi con le ultime operazioni effettuate. La mia scelta al momento è chiara, ETF aggressivi, mi ridimensiono sulle azioni tenendo quelle con singola tassazione e quindi le Italiane ed al contempo cerco di sfruttare le occasioni sul mercato obbligazionario. A tal proposito segnalo l'uscita sempre Romania di Romania Green 36 e Romania 31 li tengo monitorati, a breve dovrò scegliere su quale obbligare fare pac, Romania 49 era l'unica possibilità finora ma l'arrivo di queste obbligazioni mi fanno riflettere avendo una durata minore più compatibile con la mia finestra di vita :) Mentre il futuro è incerto, sono state fatte due operazioni, il 16 Gennaio comprato Intesa San Paolo, il 23 Febbraio Eni. Per puro caso stessa quantità monetaria, lo scopo era quello di avere un numero di azioni pari in modo da poter fare calcoli velocemente sulla resa dei dividendi. Così facendo ho mio malgrado aumentato il pmc di entrambe con Intesa che rimane il ti

 Mi piace la convizione sul futuro, un futuro che è un presente relativo ma tant'è :) Chiudo l'aggiornamento di oggi con i titoli azionari che voglio tenere in portafoglio.  ADR on Vale: azienda mineraria, quindi ciclica, Brasiliana ma con lauti dividendi; sono arrivato ad essere invesito con un capitale simile ad Amazon, quindi size grande, al momento sotto del 9%. Il futuro lo vedo senza alcun incremento, non ho intenzione di investire altre somme per cui la terrò fino a che i dividendi saranno buoni. ENI: su questo titolo invece ho intenzione di continuare ad investire, non subisce la doppia tassazione dei dividendi e le sue prospettive dal mio punto di vista sono ottime. Sono in gain di un 15% mediare al rialzo non è psicologiamente facile per me ma è il titolo più indiziato per investire la nuova liquidità, size grande Intesa San Paolo: ho praticamente raddoppiato la mia posizione sul titolo qualche giorno fa, alzando il pmc, ora a 2,506, è il titolo azionario dove sono pi